IVA agevolata sui lavori di Ristrutturazione
L'Opera.
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L’ IVA agevolata sui lavori di ristrutturazione è un tema importante, nel campo ristrutturazioni e detrazioni è offerto dall’ IVA agevolata al 4% e al 10% per interventi edilizi; si tratta infatti di un argomento di estremo interesse per chi si appresta a eseguire lavori di ristrutturazione edilizia, approfittando della detrazione fiscale sull’IRPEF al 50% che scadrà il prossimo 31 Dicembre 2014.
Gli esperti de L’Opera sono a vostra disposizione per analizzare il caso specifico, quindi di seguito trovate una breve descrizione ma non esitate a contattarci per ulteriori approfondimenti.
Una certa tipologia di lavori di ristrutturazione può usufruire di IVA agevolata, nell’ordine del 10% e del 4% in sostituzione all’aliquota ordinaria del 22%.
Vi è una certa differenziazione che permette di accedere a una e all’altra tipologia, a seconda del tipo di intervento; urge quindi fare un distinguo.
Il valore dell’IVA agevolata cambia, infatti, se si tratta di lavori edili su edifici di nuova costruzione o pre-esistenti, inoltre l’agevolazione può essere applicata esclusivamente alle lavorazioni eseguite dall’appaltatore principale: in caso di subappalto le ditte dovranno fatturare con l’IVA ordinaria al primo appaltatore.
IVA agevolata al 10% per i lavori di ristrutturazione: gli esempi
I lavori edili finalizzati al recupero del patrimonio edilizio esistente sono soggetti a IVA agevolata del 10%, misura resa permanente dalla Finanziaria 2010.
Un’ulteriore distinzione va comunque fatta fra interventi di manutenzione:
- ordinaria;
- straordinaria.
Nel primo caso, l‘IVA agevolata del 10% è prevista solo per i lavori di ristrutturazione sul patrimonio edilizio a destinazione residenziale – incluse in questa accezione vi sono le pertinenze quali, ad es.:
- cantine;
- garage;
- sottotetti.
Nel secondo caso, invece, non c’è distinzione e l’agevolazione si applica anche a interventi su uffici commerciali, negozi, laboratori.
L’acquisto dei beni cosiddetti finiti, sia nel caso di manutenzione ordinaria e straordinaria, mantiene l’aliquota agevolata ma solo se ad acquistare i beni è l’impresa che esegue i lavori secondo contratto di appalto.
Di contro, nel caso di restauro, ristrutturazione o risanamento conservativo, l’aliquota agevolata è applicabile anche se l’acquisto è eseguito dal committente ad esclusione delle materie prime e dei semilavorati.
IVA agevolata al 4% per l’eliminazione barriere architettoniche
Fra i lavori di ristrutturazione sul patrimonio immobiliare esistente spicca, per l’IVA agevolata al 4%, l’eliminazione delle barriere architettoniche dagli edifici in modo tale da renderli accessibili anche alle persone con difficoltà motorie.
Gli interventi di questo tipo includono, ad esempio, l’installazione di ascensori ed è possibile usufruire dell’agevolazione, sia per le prestazioni d’opera che per l’acquisto dei beni finiti.
IVA agevolata al 4% per i lavori di ristrutturazione su nuove costruzioni
In ultimo, in casi specifici regolati dal Dpr 633/1972 è possibile usufruire dell’IVA agevolata al 4% per i lavori di ristrutturazione e l’acquisto di beni finiti in istanza di costruzione di nuovi immobili.
Tali requisiti richiedono che l’immobile:
- abbia i requisiti di prima casa;
- sia un fabbricato rurale a destinazione abitativa;
- ricada nell’ambito dei cosiddetti edifici Tupini, fabbricati non di lusso, nei quali si trovino contemporaneamente abitazioni, negozi ed uffici, nel rispetto di determinate proporzioni.
Come richiedere l’IVA agevolata per i lavori edili
Per richiedere l’IVA agevolata per i lavori di ristrutturazione e l’acquisto di beni finiti è necessario che l’acquirente prepari una dichiarazione apposita, nella quale siano inserite le generalità, le finalità d’acquisto e l’applicazione dell’aliquota agevolata.
In ultimo, va sottolineato come non solo il proprietario, ma anche l’inquilino che paga i lavori può richiedere l’IVA agevolata.